Mai più letti freddi: nasce Sweet Mountains, il “vecchio” turismo che può salvare la montagna

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Riscoprire la montagna, farla vivere giorno dopo giorno grazie al turismo responsabile che metta insieme montanari e viaggiatori, abitanti e turisti.

E’ ambizioso il progetto di Sweet Mountains, lanciato nei mesi scorsi dall’Associazione Dislivelli in collaborazione con Slow Food, che intende unire tutti i luoghi delle Alpi che credono in “una montagna ancora vestita da montagna, in un turista ospite ma non padrone, in un montanaro padrone di casa ma anche ospite, guida, amico. Perché la crisi non si può curare con gli stessi mali che l’hanno generata”. E oggi esce la prima guida turistica dell’iniziativa. La rete Sweet Mountains non è solo un sogno. E’ già attiva, sulle Alpi occidentali. Raccoglie i Luoghi dell’arco alpino che condividono lo spirito del progetto e credono in un turismo alpino che può avere un grande futuro: sostenibile e responsabile.

“Ormai c’è una distanza imbarazzante tra la sensibilità turistica delle valli di lingua tedesca e l’ospitalità delle nostre valli alpine – sostiene l’associazione Dislivelli -. Un turismo che preveda un graduale e morbido inserimento del visitatore nella realtà locale, rispettandone i tempi, i riti, gli usi, perfino le imperfezioni: tutto questo è stato praticato nel Nordest delle Alpi, pur con gli inevitabili errori, ma è ancora lettera morta o quasi a Nordovest, e anche nelle Alpi centrali. Da queste persone e da queste esperienze si muove il progetto Sweet mountains”.

L’iniziativa si è anche dotata di “10 comandamenti”.

1.       Nessuno va in montagna per ritrovare la città

2.       Nessuno ha il diritto di portare la città in montagna

3.       Il turista non è una merce, ma una persona

4.       Il montanaro non è un servo, ma un ospite

5.       Se ospite e montanaro non si parlano, hanno perso entrambi

6.       Il turismo sostenibile non si mangia la montagna, la alimenta

7.       La lentezza non è una rinuncia, ma una conquista

8.       Il viaggiatore responsabile è curioso, rispettoso, attento

9.       La montagna non è un museo e nemmeno un lunapark

10.   La montagna dolce è l’unica montagna possibile.

La rete raccoglie già un centinaio di strutture ricettive collegate con gli accompagnatori naturalistici, le guide alpine, gli ecomusei, i parchi e, soprattutto, i produttori e gli artigiani locali. Oggi è uscita la prima guida di Sweet Mountains, dedicata alla Valle del Cervino, in occasione dei 150 anni della prima scalata della montagna simbolo della Valle d’Aosta.

 

Per maggiori informazioni
La guida Sweet Mountains: http://cdn1.montagna.tv/cms/wp-content/uploads/2015/02/Anteprima-guida-Valtournenche.pdf

maggio 8th, 2015 by